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Pori birichini: cosa sono i pori dilatati e come tenerli a bada

Benvenuta anche tu nel club dei pori dilatati! Scopriamo come correre ai ripari.

Chi come me sogna una pelle di porcellana, senza quei fastidiosi inestetismi dati da una grana della pelle poco compatta? Benvenuta anche tu nel club dei pori dilatati. 

Cosa sono i pori e quando si parla di pori dilatati? 

La nostra pelle è un organo e in quanto tale necessita di una struttura che sia in grado di far fronte a tutte le funzioni cruciali indispensabili per il mantenimento della sua salute e del suo benessere. I pori della pelle fanno parte di questa struttura. Tutti li hanno e, in una condizione ideale, non sono visibili a occhio nudo.

Sono sbocchi delle ghiandole sebacee e dei follicoli piliferi. Svolgono funzioni importanti come:

  • Il rilascio di sebo attraverso le ghiandole sebacee: il sebo è un olio naturale che lubrifica e protegge la nostra pelle mantenendola idratata e prevendone la secchezza.
  • Eliminazione delle tossine: attraverso il sudore, infatti, i porti aiutano ad espellere le tossine del corpo.
  • Termoregolazione: Le ghiandole sudoripare rilasciano il sudore che evapora e aiuta a raffreddare il corpo e a mantenere una temperatura stabile. 
  • Respirazione cutanea: i pori permettono alla pelle di respirare consentendo lo scambio ossigeno e anidride carbonica. 

Si parla di pori dilatati quando i pori appaiono più grandi del normale e quindi visibili sulla superficie della pelle. Si tratta di una condizione che non costituisce un problema medico ma che può portare un disagio e ad una preoccupazione estetica per molte persone che tengono alla cura della loro pelle.

Cause dei pori dilatati

Esiste una certa componente genetica che determina l’aspetto della pelle. Oltre a questo, i fattori che contribuiscono a dilatare i pori sono principalmente un eccesso di secrezione di sebo e l’accumulo di cellule morte in superficie.

Il sebo rilasciato dalle ghiandole sebacee viene portato in superficie e si raccoglie nel poro. Quando la produzione avviene in eccesso il poro si riempie più della sua capacità dilatandosi.

Se a questo aggiungiamo anche un accumulo di cellule morte che possono finire nel poro ostruendolo ecco che i pori possono apparire più grandi e antiestetici, possono infettarsi e portare alla formazione del punto nero.

L’età e i danni causati dai raggi solari possono peggiorare la situazione. Con l’età e l’esposizione solare la pelle perde collagene ed elastina diminuendo l’elasticità del tessuto e contribuendo alla dilatazione dei pori che faticano sempre di più a tornare alla loro dimensione naturale anche intervenendo in maniera corretta sull’inestetismo.

Correre ai ripari è più semplice di quello che si pensa

Essendo una struttura essenziale per la nostra pelle deve essere nostra cura mantenere i pori in salute. Non sarà possibile eliminare completamente i pori ma possiamo prenderci cura della pelle in modo da ridurne l’aspetto dilatato.

Step 1: Beauty routine adeguata

Per ridurre l’aspetto dei pori dilatati è indispensabili mantenere una routine di cura della pelle adeguata. Tale routine inizia con un’accurata detersione della pelle con prodotti specifici che siano formulati con attivi Oil-free e tensioattivi delicati, di tipo schiumogeno come gel o mousse.

Indispensabile è lavare il viso sia la mattina che la sera in quanto una cute pulita e con meno impurità sarà meno soggetta ad accumulare sebo e cellule morte.

Esfoliazione e idratazione: gli step complementari 

Il secondo step fondamentale è l’esfoliazione della pelle che permette di eliminare tutte quelle cellule morte che possono accumularsi sulla superficie della pelle e andare ad ostruire i pori dilatati. È sempre preferibile privilegiare un’esfoliazione di tipo chimico-enzimatica, ossia con l’utilizzo di acidi esfolianti, ad un’esfoliazione meccanica con microgranuli abrasivi che risulta maggiormente traumatica e non è adatta a tutti i tipi di pelle.

L’esfoliante per eccellenza che contrasta i pori dilatati è l’acido salicilico. L’acido salicilico è l’acido che presenta una maggiore affinità per il sebo e che penetra maggiormente nei pori esplicando un effetto purificante profondo. Non è necessario eccedere con l’esfoliazione.

Ricordiamoci di trattare con cura la nostra pelle e che accanirsi con trattamenti intensivi non sempre danno i risultati sperati. Come anche per la vita, la pazienza e la costanza sono le virtù dei forti. Il mio consiglio è quello di eseguire l’esfoliazione la sera, inizialmente a giorni alterni, applicando un po’ di prodotto su una garza e tamponandolo sul viso insistendo nelle zone maggiormente da trattare.

Impariamo ad ascoltare la nostra pelle. Se reagisce bene al trattamento possiamo aumentare la frequenza altrimenti ci limiteremo ad un paio di sere a settimana. Quando la pelle può risultare particolarmente sottoposta a inquinamento o stress è possibile associare anche una maschera purificante o antiossidante da eseguire una o due volte a settimana per dare un boost di pulizia alla pelle.

La scelta del trattamento viso successivo dipende dal tipo di pelle e dalle esigenze di quel momento. Una consulenza personalizzata permette di individuare il giusto prodotto senza andare a vanificare il lavoro fatto fino a quel momento.

Un’attenzione particolare va all’idratazione della pelle che deve sempre esserci anche in caso di pelle così detta “grassa” o a tendenza acneica proprio per evitare di incappare in quella condizione antiestetica e di discomfort che è la pelle asfittica ossia una pelle che appare lucida e unta ma che, in realtà ad un’analisi più approfondita, risulta secca.

A seconda del tipo di pelle si sceglierà l’attivo e la texture più adatta.

Fondamentale è la protezione solare che non è prerogativa solo del periodo estivo ma deve essere effettuata durante tutto l’anno con accortezze differenti per fototipo, luogo e momento dell’esposizione solare.

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