“Si parla del gioco come di un sollievo dalla fatica di imparare, ma per i bambini il gioco è un modo di imparare seriamente”
(Mr Rogers)
Perché è importante giocare per i bambini?
Oggi la vita dei genitori e dei figli è sempre più scandita da impegni settimanali: di rientro dall’asilo e dalla scuola, ci si dedica alle attività sportive, ai corsi in lingua e alle lezioni di musica…
Tutte queste attività hanno in comune gli stessi obiettivi: da una parte, far sì che il bambino impari qualcosa e dall’altra, dare ai genitori la sensazione di essere “migliori” se insegnano qualcosa ai loro figli e di inorgoglirsi per i loro progressi.
Sembra che nella nostra società vi sia il messaggio implicito che il gioco, quello libero, sia solo un momento di pausa dall’apprendimento e che quindi abbia un’importanza secondaria.
Cos’è il gioco è che valore ha per il bambino?
“Si, giocare è divertente ma a cosa serve?”
Giocando, il bambino conosce, si confronta con sé stesso e con il mondo e pone le basi di quello che sarà il suo modo di vivere la vita da adulto!
Grazie al gioco individuale il bambino sviluppa la sensazione di avere il controllo di sè e di ciò che gli accade, arrivando a percepirsi come individuo che agisce, che è in grado di controllare le proprie emozioni e lo stress che ne deriva.
Il gioco sociale invece, che sia con i pari o con i grandi, consente al bambino di confrontarsi con i limiti e le regole, di coltivare l’empatia e la negoziazione, di migliorare le proprie capacità adattive e affinare le proprie competenze sociali.
Quali sono le funzioni fondamentali del gioco?
Negli ultimi anni si è arrivati a sostenere che il gioco sia un modo con il quale i bambini imparano ad essere più resilienti e meno ansiosi.
Un bambino resiliente diventerà un adulto capace, sicuro di sé e con minore probabilità di sviluppare stress, ansia e depressione, perché dotato di un “luogo di controllo” di sé interno.
Il modo in cui i genitori (e gli adulti in generale) si pongono rispetto al gioco del figlio è fondamentale e lo stile dei genitori Danesi1 potrebbe venire in nostro aiuto.
Le mamme e i papà della Danimarca lasciano i propri figli il più liberi possibili di sperimentare ed esplorare. Lo fanno perché credono che ciascun bambino abbia bisogno dei propri spazi per apprendere e crescere.
Questo non significa essere genitori poco presenti ma nemmeno esagerare con l’istinto di protezione, condizionando la sana e naturale spinta esplorativa dei bambini.
Cosa insegna il gioco?
E’ bene che il genitore si ponga come guida e “base sicura” per il figlio e che lo affianchi nei suoi movimenti, infondendogli fiducia e sicurezza, senza forzare nulla e senza esagerare con frasi come: “Attento che cadi…”, “E’ pericoloso!” ecc. …
Ricordiamo che ogni bambino è unico e che i suoi tempi e modi vanno compresi e rispettati. Ovviamente anche i momenti di gioco con la mamma e il papà sono preziosissimi e non vanno trascurati.
E’ necessario trovare uno spazio dedicato durante la giornata, magari prima o dopo cena, nel quale fare dei giochi con la mamma, con il papà e anche dei giochi tutti insieme.
Le feste di Natale potranno essere l’occasione per creare dei momenti di gioco ad hoc.
Genitori e giochi con i figli
Ogni genitore, nel proporre un gioco con suo figlio, dovrà considerare:
- Età del bambino e livello di sviluppo cognitivo-motorio;
- Interessi e desideri del bambino;
- Propria passione e naturale inclinazione.
Così come ogni bambino, anche le mamme e i papà giocano in modo diverso e questa diversità sarà stimolante e arricchente per tutti.
Ed ecco alcuni consigli per un “buon gioco”:
- Spegnete tutto (televisione e apparecchi elettronici);
- Create un ambiente stimolante e creativo;
- Proponete attività di movimento ed esplorazione all’aria aperta (con il giusto abbigliamento si possono fare anche d’inverno!);
- Create giochi di movimento e abilità anche in casa (ad es. percorsi ad ostacoli con sedie e cuscini…)
- Favorite il gioco con bambini di età diverse;
- Lasciate il bambino libero ed evitate di intervenire troppo precocemente;
- Siate autentici e lasciatevi guidare;
E soprattutto, smettetela di sentirvi in colpa o poco capaci se lasciate vostro figlio libero di giocare spensierato; Gli state dando proprio quello di cui ha bisogno per crescere e lui, un giorno, ve ne sarà grato!
- “Il metodo danese per crescere bambini felici” di J.Alexander e I. Sandahl (Newton Comptoni editori, 2016) ↩︎