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Vitamina D: la vitamina del sole

Sempre più persone chiedono informazioni sulla vitamina D. Ecco quello che devi sapere.

A cosa serve la vitamina D?

La Vitamina D è una vitamina che svolge importanti funzioni biologiche ed è indispensabile per l’assorbimento intestinale di minerali quali calcio, magnesio e fosfato. 

Viene soprannominata anche “VITAMINA DEL SOLE” perché una corretta esposizione ai raggi solari attiva una forma di colesterolo presente nella pelle e la converte in vitamina D.

Fonti naturali di vitamina D

La fonte più importante di vitamina D si trova, quindi, sopra di noi. Il sole e l’esposizione della pelle nuda alla luce solare, e in particolare ai raggi ultravioletti B (UVB), è un importante aiuto per garantire al nostro organismo i livelli ottimali di vitamina D.

Tuttavia, non è così semplice sottoporsi a una corretta esposizione al sole costante per tutto l’anno. Il tempo di esposizione al sole varia in base alla stagione, al luogo, al tipo di pelle e all’area del corpo esposta.

Cosa stimola la produzione di vitamina D?

Per avere la massima resa di produzione della vitamina D grazie al sole, dovremmo esporre il 25% del nostro corpo nudo tutti i giorni, nella fascia oraria in cui il sole è più alto nel cielo. 

È chiaro che così facendo otterremmo produzione di vitamina D, ma metteremmo a rischio la nostra salute. Esporsi tutti i giorni (anche d’estate), nelle ore centrali della giornata, senza protezione, nel momento in cui i raggi solari sono più intensi è altamente pericoloso sia per gli effetti immediati del sole sulla pelle (arrossamenti, scottature, invecchiamento precoce…) sia per gli effetti a lungo termine di questa pratica (aumentata produzione di radicali liberi, aumentato rischio di sviluppare tumori della pelle…).

Anche il tempo di esposizione è importante perché, se nel periodo estivo sono sufficienti 10 minuti (un po’ di più se si ha la carnagione scura), nelle stagioni di mezzo è necessaria almeno mezz’ora e in inverno almeno due ore.

Abbiamo capito quindi, che il sole è un’importante fonte ma non può essere l’unica che ci garantisce la quantità di vitamina D necessaria al nostro organismo.

Quali cibi sono ricchi di vitamina D?

Per aumentare l’apporto di tale vitamina possiamo agire attraverso l’alimentazione. La lista degli alimenti che contengono vitamina D purtroppo però non è lunga e pochi la contengono in quantità significative.

La principale fonte alimentare è il pesce. Ne sono maggiormente ricchi quelli più grassi come il tonno, il pesce spada, l’aringa, lo sgombro, la trota e il salmone.

Al secondo posto troviamo il tuorlo dell’uovo, ma solo se la gallina è stata esposta al sole perché anche lei ne ha bisogno per sintetizzarla. Sono dunque da prediligere uova provenienti da allevamenti all’aperto o ancora meglio di origine biologica.

La vitamina D è presente anche nei funghi e nei formaggi grassi, ma non in quantità sufficiente per contribuire al nostro fabbisogno giornaliero.

La carenza di vitamina D

Il Consiglio Nazionale di Ricerca Americano stabilisce una dose dietetica di vitamina D pari a 400 UI al giorno, sufficienti al fabbisogno di tutti gli individui sani che non ne ricavino attraverso l’esposizione ai raggi ultravioletti.

Si stima che circa il 30% della popolazione (soprattutto residente nei paesi più nordici) possa soffrire di carenza di vitamina D.

Quali sono i sintomi di mancanza di vitamina D?

La carenza di vitamina D può avere un forte impatto sulla salute delle ossa. Negli anziani accresce il rischio di cadute e di fratture. Bassi livelli di vitamina D possono anche arrecare dolori alle ossa e alle articolazioni e debolezza muscolare.

Potreste essere a rischio di carenza di vitamina D se:

  • Siete anziani e costretti in casa o vivete in un istituto.
  • Siete naturalmente scuri di carnagione, poiché i pigmenti della pelle scura riducono la penetrazione della luce UV.
  • State evitando il sole per proteggere la pelle o dietro consiglio medico per altre patologie.
  • Lavorate al chiuso (ufficio, fabbrica, turni di notte).
  • Vi coprite per ragioni religiose o culturali.
  • Avete altri problemi di salute che alterano il modo in cui il corpo assorbe o elabora la vitamina D.

Come integrare la vitamina D?

Per mantenere livelli adeguati di vitamina D è necessaria una sinergia tra le diverse fonti naturali, quindi sole e alimentazione sono a nostra disposizione ma, laddove queste fonti non siano sufficienti, si può ricorrere all’utilizzo di integratori specifici che ne contengano la giusta dose giornaliera da prendere soprattutto nei periodi dell’anno più critici come quelli invernali. Chiedi al tuo medico o al tuo farmacista.

Test vitamina D

Se pensi di poter essere un soggetto a rischio di carenza di Vitamina D puoi chiederci un consiglio ed eseguire da noi, su prenotazione il Profilo vitamine e Vitamina-D Check. Sapremo consigliarti al meglio il giusto approccio per risolvere il tuo problema.

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