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Obesità infantile: cause, rischi e soluzioni

I nostri consigli per una crescita sana del bambino.

Quando si può dire che un bambino è obeso?

L’obesità infantile è un problema sempre più diffuso. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità),  il numero di bambini in sovrappeso o obesi è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi decenni tanto da essere considerata una vera e propria emergenza sanitaria a livello globale. 

Questo problema non si limita all’aspetto fisico, ma coinvolge la salute generale del bambino, il suo sviluppo emotivo e il rapporto che instaurerà con il cibo e il proprio corpo nel corso della vita. 

L’obesità infantile si verifica quando un bambino accumula eccessivo grasso corporeo rispetto alla sua età, altezza e conformazione fisica. Si diagnostica attraverso l’indice di massa corporea (BMI) e il confronto con le tabelle di crescita.

Qual è la causa principale di obesità nel bambino?

Le cause che possono portare a sviluppare obesità in tenera età sono molteplici. Esistono fattori genetici che possono predisporre all’aumento di peso ma i fattori di rischio che contribuiscono maggiormente sono stili di vita sedentari, con poco movimento e molte ore trascorse davanti agli schermi e alimentazione scorretta caratterizzata da cibi ricchi di zuccheri e grassi. 

Anche l’ambiente familiare e le dinamiche emotive possono favorire il sovrappeso: ad esempio la scorretta gestione dei pasti in famiglia può  instaurare delle cattive abitudini alimentari mentre lo stress emotivo può portare a utilizzare il cibo come compensazione e gratificazione.

Bambino obeso: i danni per la salute a breve e lungo termine

L’obesità infantile non è solo una questione estetica: può causare problemi di salute seri già nei primi anni di vita e peggiorare con il tempo. Tra le patologie associate all’obesità abbiamo:

  • Diabete di tipo 2
  • Ipertensione e malattie cardiovascolari
  • Problemi ortopedici, come dolori articolari e postura scorretta
  • Disturbi psicologici, come bassa autostima, ansia e depressione

L’obesità, soprattutto nel periodo delicato dell’accrescimento, può essere causa di isolamento sociale e difficoltà relazionali.

Spesso, i bambini non riconoscono il sovrappeso come un problema, a meno che non venga stigmatizzato dai coetanei. Gli adulti, invece, possono sottovalutarlo considerandolo una “fase passeggera”, oppure affrontarlo con eccessiva severità, rischiando di creare un rapporto conflittuale con il cibo.

Come combattere l’obesità infantile?

Promuovere una corretta alimentazione è il primo passo per prevenire questo problema: 

  • Introdurre pasti equilibrati, con porzioni adeguate.
  • Limitare il consumo di cibi processati e zuccherati.
  • Abituare i bambini a fare colazione e a consumare frutta e verdura.

Avvicinare fin da piccoli i bambini allo sport e incoraggiare l’attività fisica aiuta sia dal punto di vista fisico che psicologico.

Prevenire l’obesità infantile: il primo passo verso la salute

Fondamentale è educare fin da piccoli ad una relazione sana con il cibo:

  • Non utilizzare il cibo come ricompensa o punizione.
  • Evitare commenti negativi sul corpo del bambino.
  • Dare l’esempio seguendo uno stile di vita sano.

Per un bambino in sovrappeso può essere complicato seguire uno schema alimentare rigido, e spesso, la necessità di introdurre uno schema alimentare rischia di trasformare il momento del consumo del pasto in un’esperienza frustrante.

Quando preoccuparsi per il peso di un bambino?

I più piccoli non hanno ancora sviluppato una piena consapevolezza di cosa sia “sano” o “non sano”, e il cibo per loro è spesso legato al piacere, alla scoperta e, a volte, al conforto emotivo. Ecco perché più che imporre regole rigide, è fondamentale puntare sull’educazione e sul coinvolgimento attivo. Ad esempio:

  • Rendere il cibo divertente: proporre frutta e verdura in forme e colori accattivanti.
  • Coinvolgerli nella preparazione dei pasti: cucinare insieme è un modo per insegnare loro le basi di una dieta equilibrata senza essere autoritari.
  • Creare un ambiente senza pressioni: evitare di obbligarli a mangiare qualcosa che non vogliono, ma proporlo più volte in modi diversi.

Come aiutare un figlio obeso?

Affrontare l’obesità infantile non è semplice, ma con un po’ di impegno da parte di tutti si può fare tanto. Non si tratta di inseguire la perfezione, ma di trovare un equilibrio che aiuti i bambini a crescere sani e sereni, senza pressioni inutili. 

I genitori possono fare la differenza con piccoli gesti quotidiani semplicemente dando il buon esempio con abitudini sane.

E il farmacista? Può essere una figura di supporto, sempre pronta a dare consigli pratici e indicare le risorse giuste per migliorare lo stile di vita della famiglia. 

È un lavoro di squadra, e ogni passo nella direzione giusta conta. L’importante è iniziare con serenità, perché prevenire oggi significa garantire ai nostri bambini un futuro più sano e felice.

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