Cos’è l’amore?
Ce lo siamo chiesti tutti almeno una volta nella vita. Se lo chiedono da secoli artisti, poeti, studiosi. Ognuno a proprio modo, cerca di dare un significato all’amore ma un significato univoco e universale non esiste. Ognuno ha una concezione personale dell’amore. Come viviamo questo sentimento dice tanto di noi, riflette chi siamo, quali sono i nostri valori e desideri, quali aspettative riponiamo nella relazione con gli altri.
Sono tante le frasi con il quale si cerca di descrivere le emozioni che si vivono durante un innamoramento: “ho le farfalle nello stomaco”, “mi sembra di volare”, “mi sento al settimo cielo”. Certamente queste espressioni non sono solo frasi poetiche d’effetto ma trovano un fondamento scientifico su ciò che avviene effettivamente nel nostro organismo.
Se quindi non possiamo dare un significato universale di amore basandosi sulle emozioni e le sensazioni che proviamo possiamo certamente dire che.. Dal punto di vista scientifico l’amore è un insieme di emozioni che si sviluppano nel nostro cervello grazie ad una serie di interazioni chimiche.
Alla base di queste interazioni chimiche ci sono alcune sostanze (neurotrasmettitori) che, durante l’innamoramento, sono responsabili dei sentimenti tipici dell’amore: euforia, felicità, gratificazione, ma anche di una serie di reazioni fisiche che vengono percepite in maniera “romantica” come l’aumento del battito cardiaco.
Se fosse quindi solo una questione di chimica cosa sarebbe importante sapere?
L’amore scatena nel nostro cervello una serie di meccanismi che portano alla produzione di diverse sostanze.
Nel momento in cui conosciamo una persona il nostro cervello produce Feniletilamina (FEA) un’anfetamina naturale che ci rende euforici e ci trasmette gioia e felicità. La sensazione piacevole fa sì che venga rilasciato nel nostro cervello il neurotrasmettitore del piacere: la Dopamina.
Che cosa fa la Dopamina?
La Dopamina è un neurotrasmettitore della famiglia delle catecolamine che viene prodotto principalmente dai neuroni dopaminergici sparsi in aree specifiche del nostro cervello.
Dobbiamo immaginare i neuroni come tanti uffici postali dai quali escono tanti postini, che sono i neurotrasmettitori, e che portano dei messaggi chimici ai destinatari ossia altri neuroni che si occupano di far fare alle cellule ciò che c’è scritto nel messaggio chimico recapitato.
Una volta rilasciata Dopamina questa svolge numerose funzioni sia sul sistema nervoso centrale che su quello periferico: regola il tono dell’umore, le funzioni cognitive e di memorizzazione.
Controlla il movimento e regola la sensazione di piacere. Inibisce la produzione di prolattina e regola il sonno. Ha azione vasodilatatoria e favorisce l’attività intestinale.
Dopamina, felicità e amore
Altri livelli di Dopamina determinano euforia e felicità. La Dopamina viene rilasciata nell’organismo quando viviamo sensazioni piacevoli. Ascoltare musica, meditare, fare attività fisica, consumare del buon cibo e…incontrare una persona che ci piace.
La Dopamina è legata anche al meccanismo di ricompensa. Tale meccanismo rafforza le esperienze piacevoli che viviamo e fa sì che la Dopamina ricopra un ruolo importante nella motivazione: per questo motivo è associata alle dipendenze.
La Dopamina può influenzare il comportamento e l’umore e gioca un ruolo essenziale nelle prime fasi dell’innamoramento perché attiva la curiosità e l’interesse verso il partner.
Proviamo piacere a stare insieme e questo piacere stimola il nostro cervello a rilasciare ulteriore Dopamina alimentando quello stato di euforia e felicità tipico della passione amorosa. L’amore è un reciproco dare e ricevere: due azioni entrambe gratificate.
Con il proseguire della relazione la Dopamina stimola una sana “dipendenza” amorosa che si traduce in sentimenti di mancanza ed eccitazione al pensiero del prossimo incontro.
Più l’amore matura e più l’equilibrio chimico cambia a favore di altre sostanze chimiche che sono le endorfine messaggeri chimici che calmano la mente e generano benessere. La relazione evolve verso una sensazione di stabilità e sicurezza.
Se non siamo riusciti a dare un significato univoco all’amore abbiamo però visto il lato biologico di questo sentimento e chissà che non ci tornerà utile sapere cosa succederà nella nostra mente al prossimo appuntamento.