Sta per arrivare la primavera, e con essa la voglia di stare all’aria aperta e di riempire i nostri giardini di fiori dai colori sgargianti e profumi inebrianti.
Ma ci pensiamo mai che queste piante potrebbero essere dannose per i nostri animali? Vediamo le principali piante tossiche per gli animali che possiamo trovare nelle nostre città.
Le piante tossiche per gli animali sono circa una cinquantina.
L’oleandro, che si caratterizza per il fogliame verde scuro dalla forma affusolata e lunga, ma soprattutto per le ricche e variopinte fioriture estive che perdurano per diversi mesi. La caratteristica più distintiva di questo arbusto è la sua tossicità per uomini e cani, per sostanze presenti in tutte le parti (aeree e non) della pianta.
L’alloro è una pianta rustica sempreverde tipica del Mediterraneo che si adatta facilmente anche ai climi più freddi e può essere coltivata in qualsiasi tipo di terreno. Le sue foglie sono utilizzate in cucina per le essenze aromatiche e possono essere raccolte tutto l’anno. L’alloro più diffuso nel Mediterraneo è la specie laurus nobilis e non è assolutamente velenoso. L’unica specie tossica è l’alloro lauroceraso (utilizzata soprattutto come pianta ornamentale) che contiene l’acido cianidrico.
Il mughetto è una pianta perenne che a primavera inoltrata produce piccoli gruppi di fiori bianchi o rosa, dalla caratteristica forma a campanula. Le radici di questa pianta sono altamente cardiotossiche per i cani.
L’agrifoglio è una pianta associata al Natale e all’inverno, ed è molto decorativa, per via delle sue bacche rosse. Questa pianta ha le bacche velenose, per cui non vanno mangiate né messe in infusione. Sono sufficienti una ventina di bacche per uccidere un uomo per via di una sostanza tossica chiamata ilicina.
Altre due piante tipicamente natalizie, come la stella di Natale e l’elleboro o rosa d’inverno hanno parti velenosissime, rispettivamente la linfa delle foglie e dei fiori e le radici.
Ci sono delle piante tossiche per cani e gatti?
Le piante primaverili a bulbo, quali i tulipani, i narcisi e i giacinti sono molto tossici sia per i cani che per i gatti.
Pericolosi ma non velenosi sono invece i Forasacchi.
I Forasacchi sono spighe di erbe selvatiche di dimensioni variabili da 1 a 3 cm e hanno la caratteristica forma a lancia, rivestiti in superficie da fitta e ispida zigrinatura.
Cosa fanno i Forasacchi ai cani? Per via della loro conformazione possono facilmente infilarsi in orecchie e naso, nel pelo o nella cute dell’animale ed è praticamente impossibile che ne escano da sole. Sono presenti nei campi coltivati ma anche in prati, giardini, parchi e bordi di strade dove sia presente un tipo particolare di erba appartenente al genere delle graminacee.
Quando sono pericolosi i Forasacchi?
I Forasacchi possono essere un pericolo per ogni cane perché possono penetrare nella cute, nel naso o nelle orecchie causando gravi infezioni. Fino a quando l’erba è verde le spighe non si staccano dagli steli d’erba. Quando però l’erba matura o tende a seccarsi per l’arrivo dell’estate o perché, una volta tagliata, viene lasciata ad essiccare al suolo, i Forasacchi si staccano dalla pianta, cadono a terra e possono provocare danni che possono rendere necessario l’intervento del veterinario.
Quindi, all’aria aperta con i nostri amici a quattro zampe sì, ma con consapevolezza!